IO ALLA FINE NON SO COSA SIA UNA BELLA FOTO.SO SOLO CHE VEDO COSE E LE DEVO FERMARE.E CHE A VOLTE HO QUALCOSA DA DIRE.ALTRE VOLTE, NO.


11.10.13

Ci sono momenti in cui l'occhio del ciclone si sposta. Il vento non ti prende più a strattoni e i capelli la smettono di finirti negli occhi e in bocca.
Momenti in cui le scosse del terremoto si quietano e tu resti lì immobile, trattieni il respiro e aspetti.
Momenti in cui l'onda non ti sommerge ma riesci a tenere la testa fuori dall'acqua e ti senti semplicemente galleggiare lì sotto al pelo dell'acqua, come se volassi, come un sacchetto di plastica sbattuto qua e là dal vento di ottobre.
Ottobre col suo odore di pozzanghera bassa.
Ottobre col suo sapore di pelucchi di sciarpa che si appiccicano alle labbra col burrocacao.
Ottobre che a toccarlo è umido e scivoloso come un bicchiere rimasto lì troppo tempo col ghiaccio semisciolto.

Versovunque. Guida sere, e lasciati riempire di musica. Sempre più forte. Mai rumorosa abbastanza per zittire davvero le voci, per non farti sentire i battiti del cuore così forti da assordare le orecchie e farti girare la testa.
Gira la testa.
Mangi poco, fumi troppo.
Poi smetto. Di fumare.
Poi ricomincio. A mangiare.
"Poi. Che ve l'ho promesso no?... No?"

Ho le calze sfilate e la felpa coi buchi.
Non ci vado a fare shopping che c'è troppa gente.
Vado anzi al mare. Ora che non c'è nessuno. E siamo solo io e il mare. Tanto ostile quanto felice di vedermi.
Più di tanta gente.
Il mare che mi guarda e sembra ridermi in faccia ad ogni onda lieve. Che sembra riprendere il respiro dopo ogni risata ogni volta che lo sento aggrapparsi con le unghie alla risacca.
Mi dice che sono piccola piccola. Antica ed embrione insieme. Mi dice che devo crescere. Che ancora un po' di tempo per non deformare il cuore completamente e irrimediabilmente ce l'ho ancora.
Mi siedo lì.
E lo ascolto. O almeno ci provo.
Ora che non c'è nessuno.

Sei sempre un passo indietro sere. Sei sempre un passo più in là.
Mai allineata.
Mai allacciata.
Certe cose non si allacceranno mai. Le vostre pillole color Tupperware a rilascio lento non ce l'hanno mai fatta.

Il rumore dell'otturatore che si chiude sì.
Una chitarra troppo alta sì.
Un sorso di qualcosa anche.
Un tiro da qualcosa.
Un verso da un libro antico come il mondo anche.

E poi è un'anno che non ci sei più.
E insomma.
Fa un po' schifo.

Da dentro a: D.O.A - Sleigh Bells

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